Grand Théâtre de Genève
“Siamo nel cuore di una produzione sublime”
– Le Figaro, 29.10.2023
"L'opera tango di Astor Piazzolla è magnificamente poeticizzata dalla messa in scena di Daniele Finzi Pasca e dalle scenografie di Hugo Gargiulo”.
– Les Temps, 29.10.2023
“Una produzione da sogno"
– Radio Classique, 30.10.2023
Con la regia e il disegno luci di Daniele Finzi Pasca, le scenografie di Hugo Gargiulo e Matteo Verlicchi, le coreografie di Maria Bonzanigo e i costumi di Giovanna Buzzi, l’opera-tango María de Buenos Aires, in scena al Grand Théâtre de Genève dal 27 ottobre al 5 novembre ha incantato ed appassionato oltre 10’000 spettatori con sette repliche che hanno segnato il tutto esaurito.
Alla direzione musicale Facundo Agudín, con il soprano Raquel Camarinha nel ruolo di María e la cantante argentina Inés Cuello nel ruolo originariamente maschile de La voz de un payador.
Sulla scena gli artisti della Compagnia Finzi Pasca: un Duende sdoppiato ed intrigante interpretato da Melissa Vettore e Beatriz Sayad e sei acrobati che hanno danzato sulle note di Piazzolla (Francesco Lanciotti, Jess Gardolin, Micol Veglia, Alessandro Facciolo, Andrea Cerrato, Caterina Pio).
Con loro sul palco i cori Cercle Bach de Genève e Choeur de la Haute école de musique de Genève diretti da Natacha Casagrande, accompagnati da solisti di tango.
Assistente alla regia João Vettore, assistente ai costumi Ambra Schumacher, assistente al disegno luci Pietro Maspero.
"Con l'aiuto di sei danzatori della Compagnia Finzi Pasca, la coreografia di Maria Bonzanigo, che prende in prestito il linguaggio circense, rivela la traiettoria funambolica dell'eroina […] e poi quella della sua memoria, tra evocazioni soprannaturali, come gli angeli tra strisce sulfuree che brillano di un rosso infernale, o le acrobazie che sottolineano una narrazione onirica portata dal duende, una reinterpretazione di quella sorta di genio soprannaturale della mitologia popolare ispanica”
– Agenda Classica, 29.10.2023
"Incantato da queste bellissime immagini, il pubblico non si sbaglia e riserva un trionfo a quest'opera assolutamente da vedere!”
– Crescendo Magazine, 31.10.2023