“Forse per questo io affido a frammenti dispersi, intuizioni, piccoli mutamenti della luce, all'evidenza di un colore, al particolare di una facciata, ad un suono o ad un odore raccolto, il compito di trasformarsi in piccole certezze, un insieme di punti da unire tra di loro per tracciare un itinerario possibile, come fossero i sassi di Pollicino, per ritrovare una strada”.
Ghirri ha sempre creduto profondamente alla forza narrativa che lega un’immagine ad un’altra. Prestando particolare attenzione alla cura e alla scelta della sequenza delle fotografie esposte, in atelier si osservano molte immagini stampate di Ghirri e, a gruppi, se ne scelgono alcune che servono da traccia per una narrazione possibile.