Un laboratorio pratico sul gesto invisibile tra coreografia, teatro e musica e un incontro-conferenza curati dalla Compagnia Finzi Pasca in occasione della residenza artistica al LAC per condividere con il pubblico quasi quarant’anni di attività.
Da mercoledì 6 a domenica 10 luglio 2022, la co-fondatrice della Compagnia Finzi Pasca, Maria Bonzanigo, compositrice e coreografa, ha diretto un laboratorio pratico sul gesto invisibile, tra coreografia, teatro e musica, che offrirà l'opportunità ai partecipanti di avvicinarsi al metodo del Teatro della Carezza sviluppato dalla compagnia, prima Teatro Sunil, dal 1983. Nel corso delle cinque giornate Maria sarà affiancata da alcuni interpreti della Compagnia: Jess Gardolin, Francesco Lanciotti, Beatriz Sayad, Rolando Tarquini, Micol Veglia, Melissa Vettore.
Ha concluso il laboratorio pratico, un incontro-conferenza gratuito organizzato da Maria Bonzanigo con Beatriz Sayad, svoltosi il 16 luglio dedicato alla riflessione sulla vocazione, la passione, l’adattamento e il senso che diamo di volta in volta al mestiere, con la partecipazione di ospiti speciali.
Programma
Laboratorio pratico
Il laboratorio pratico si articola in due fasi, la prima da mercoledì 6 a venerdì 8 luglio, la seconda da sabato 9 a domenica 10 luglio, ed è possibile partecipare a una oppure ad entrambe.
Me 06–Ve 08.07, ore 18:00–21:00
Introduzione ai vari aspetti delle discipline proprie della Compagnia Finzi Pasca:
- Le tecniche di allenamento di gruppo.
- Il lavoro di ascolto, analisi della musica e del ritmo in relazione alla creazione coreografica singola o di gruppo, tra danza, acrobazia e teatro.
Divisione in gruppi per approfondire alcune discipline specifiche come:
- L’allenamento dell’attore, danzatore, musicista o acrobata, nel quale il corpo, i sensi, il pensiero, l’immaginario e l’energia sono i mezzi per creare una relazione forte e precisa tra interpreti, spazio scenico e pubblico.
- L’acrobazia aerea (divisi in gruppi secondo il grado di preparazione fisica e aperta quindi a tutti i livelli) con la possibilità di fare esperienza su alcuni attrezzi acrobatici e scenografici unici nel loro genere: l’Hugojo © e L’ADN©, concepiti dallo scenografo della Compagnia Hugo Gargiulo nel 2012.
Sa 09–Do 10.07, ore 10:00–12:00 e 14:00–17:00
Verrà sviluppato lo stesso lavoro della "Fase 1".
Coloro che partecipano alla "Fase 1" approfondiranno in modo più dettagliatto quanto già affrontato nei giorni precedenti.
Incontro-conferenza
Il workshop si conclude con la giornata del 16 luglio.
Sa 16.07, ore 10:00–12:00 e 14:00–17:00
“In questi quasi 40 anni di mestieri della scena, una domanda filosofica - inclusa la sua risposta - ci ha guidato nella ricerca di un equilibrio tra dramma e comicità. Ce l’aveva posta Marco Bonzanigo. Eccola: Quali sono le tre cose più importanti della vita? Le tre cose più importanti della vita sono quattro: chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo e cosa si mangia questa sera a cena?
Vi sono tanti libri, tanti incontri, che hanno influenzato gli inizi della Compagnia Finzi Pasca, (l’allora Teatro Sunil Ensemble) e il concetto di Teatro della Carezza. Tra le tante influenze letterarie emblematiche dei primi anni vi sono state Sul teatro delle marionette di Heinrich von Kleist, Le diciannove Rose di Mercea Eliade, i testi di René Girard, Le lezioni americane di Calvino, Sorriso sotto ai piedi di una scala di Henry Miller. Queste domande, questi libri, ci hanno permesso di specchiarci nel pensiero altrui. L’altro: il fondamento per il teatro, che si esprime nell’intricata e sottile materia della relazione tra gli esseri, le cose, lo spazio. Le risposte che diamo a queste domande sono tante. Ne abbiamo raccolte tra noi, tra gli amici, tra tanti artisti e produttori con cui abbiamo collaborato e naturalmente tra il pubblico.
Ci stiamo avvicinando ai 40 anni di mestiere portato nel mondo, quella età dove da una parte abbiamo già vissuto tanto, e dall’altra potremmo ricominciare. Abbiamo quindi sognato una immensa tavola, che potesse fare il giro di tutti i paesi che abbiamo visitato, o vissuto, e che potesse attraversare il tempo e ritrovare tanti di quelli che sono stati parte di questa storia. Inizieremo con chi potrà esserci.
Per riflettere, noi artisti, tecnici, produttori e collaboratori di questa Compagnia, abbiamo bisogno dei nostri piedi, delle nostre gambe, del bacino, della pancia, del cuore e del pensiero. E abbiamo bisogno anche del pubblico. Di voi. Allora abbiamo inventato il laboratorio e questa giornata per coinvolgervi e per continuare ad andare a fondo della questione.
Anche con pane e vino.”
– Maria Bonzanigo e Beatriz Sayad