La conferenza verterà sull’emergere della discoteca come genere architettonico nella Spagna franchista. Dopo le guerre, i regimi di potere e di desiderio dell’Europa occidentale furono riorganizzati sotto l’influenza degli Stati Uniti. Con questa operazione, la Spagna divenne la prima destinazione al mondo per numero di turisti, i quali sono alla ricerca di sole e “fiesta”. Una nuova economia libidica transnazionale, basata sull’evasione e sul divertimento notturno, ha trasformato le geografie costiere del Mediterraneo al ritmo dello ye-ye. In questo contesto, la discoteca sorge come un’architettura paradigmatica attraverso cui leggere gli spostamenti culturali del dopoguerra nella società dei consumi. Costituita da flussi globali di persone, tecnologie e prodotti culturali, la discoteca ha dato un nuovo significato al corpo attraverso esperienze spaziali innovative e la danza, incorporando le masse nelle logiche del tecno-capitalismo.